PEDAGOGIA

Il rapporto tra maestro e allievo
Tommaso oppone la rivendicazione della soggettività Attiva dell'essere umano e la sua singolarità. La richiesta più importante era quella di non avere un unico intelletto ma che sia unica la conoscenza che si ha del oggetto conosciuto. E in questo modo che si spiega come un uomo possa insegnare ad un altro uomo e quale sia la funzione del maestro. Il Discepolo allora creerà un passaggio dalla conoscenza potenziale alla conoscenza attuale. Il rapporto pedagogico tra maestro e discepolo è visto da Tommaso sotto l'aspetto del sapere e del
progresso della conoscenza.

Il ruolo sociale del Magister
Nel tardo medioevo la figura del maestro acquistò una crescente importanza, raggiungendo la piena coincidenza con la figura dell'intellettuale. Il magistero universitario è un uomo di mestiere che svolge una professione, nella quale ha competenze autorità. Dato che il magister aveva raggiunto un elevato grado di studi, poteva legittimamente esercitare la sua professione universalmente. Insegnare per lui era una professione, da cui oggi deriva il nome professore.
 Il Magister aveva un ruolo sociale e poteva esercitare il suo potere nell'ambito della schola o dello studium. L'ordinamento giuridico aveva permesso ai Magister di far parte di un corpo privilegiato, in alcuni casi potevano beneficiare di esenzioni da obblighi personali e patrimoniali. A tale dignità il maestro doveva corrispondere con integrità di condotta, con competenze e rigore ed era vietato per lui uscire dai confini della sua disciplina.


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