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Visualizzazione dei post da gennaio, 2019

PSICOLOGIA

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LO SVILUPPO SOCIALE E UN MONDO DIGITALE  La totalità dei processi evolutivi oggi si realizza nel grande contesto della cultura digitale. Oggi l’attuale app generation, essa pone interrogativi psicologici di rilievo che si sono legati al fatto che i bambini e i  ragazzi acquisiscono una estrema domestichezza delle di interazione virtuale senza gli strumenti di una solida competenza emozionale e sociale. Il continuo uso dei social network comporta  a rinunciare a importanti occasioni di interazione con il mondo.  Sul piano emozionale dello scambio sociale, le tecnologie digitali possono creare dei disagi in quanto l’adolescenza è basata troppo sull’interazione virtuale con gli altri, limitando il tempo e l’impegno necessarie per vivere relazioni in contesti di vita reale.  Un importante fattore di distinzione fra l’esperienza virtuale con la reale è l’autenticità.

PSICOLOGIA

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LO SVILUPPO SOCIALE Lo sviluppo sociale riguarda la capacità di interagire con gli altri. Si possono individuare alcune fasi principali dello sviluppo della dimensione sociale. La prima fase va dalla nascita ai due anni in cui il bambino può essere definito “essere sociale” In cui predilige la figura materna che si prende cura di lui. Essi sono in grado però di interagire con altre figure come ad esempio il padre i nonni e le educatrici. Dei due ai sei anni avviene la fase in cui si mettono in pratica i sistemi ecologici di Bertalanffy. In questa fase si allargherà il mondo sociale del bambino e il modo in cui si approccerà infatti grazie alle varie attività fisiche proposte anche dalla scuola il bambino non si relazionerà solo con i membri della famiglia ma anche con altri vari contesti sociali. Una menzione particolare va riservata al gioco. Il gioco è una delle attività che favorisce di più la socializzazione fra i due e i sei anni del bambino. Piajet sottolinea la differe

PEDAGOGIA

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UNA NUOVA RELIGIOSITA' Col passare degli anni nacquero nuovi movimenti religiosi che aprirono la strada alle novità del Cinquecento. Accanto all'agostinismo, che si collegava alla tradizione platonica e neoplatonica, nacque la corrente mistica originata dagli scritti Dionigi l'Areopagita che proseguì attraverso autori come Scoto Eurigena , Pietro Lombardo e Alberto Magno. Questa corrente di pensiero si basava sulla pratica della semplicità del discorso evangelico come fonti autentiche del cristianesimo, e di riscoprire una vita interiore. Esso fu un movimento che raccoglieva chierici, laici e i fratelli della vita comune.

PEDAGOGIA

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 IL FONDATORE DELL'UMANESIMO L'opera di riscoperta dei testi antichi venne avviata nel Trecento dal poeta Francesco Petrarca. Petrarca è considerato il fondatore dell'Umanesimo perché fu il primo ad avvicinarsi ai classici nel tentativo di riscoprire lo spirito della civiltà antica. Da questo nacque la filologia, l'indagine critica condotta sui testi e sui documenti per stabilirne l'autenticità e ricostruirne l'integrità così da arrivare a una corretta comprensione.Inoltre vennero applicati i principi della nuova scienza agli autori latini ma anche alla Bibbia e ai documenti storici.  In una prima fase la riscoperta del mondo classico si concentrò sulla romanità. La riscoperta del greco, rimasto sconosciuto a gran parte dei letterati latini, iniziò solo verso la fine del Trecento quando, dall’Impero bizantino, arrivarono studiosi conoscitori della lingua.  

PEDAGOGIA

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TRA MEDIOEVO E MODERNITA' L'Umanesimo fu un fenomeno culturale che prese vita in Italia negli ultimi anni del XIV secolo e che si sviluppò in Europa nel Quattrocento.  Il termine Umanesimo prende il nome da humane litterae , le discipline letterarie, storiche e filosofiche tipiche dell'uomo su cui posero l'attenzione gli studiosi del Quattrocento.In contrasto con quanto accadeva nel Medioevo, considerato dagli Umanisti un'epoca barbara e oscura, gli studiosi del Quattrocento misero l'accento sulla capacità dell'uomo di agire nella vita civile e politica e si accostarono ai classici con la volontà di far rivivere, attraverso lo studio e l'imitazione, le virtù del mondo antico. 

PSICOLOGIA

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LO SVILUPPO EMOTIVO Il sistema emotivo è presente nei bambini fin dalla nascita, in quanto si basa su processi biologici precodificati e automatici che forniscono risposte indispensabili per la sopravvivenza dell'individuo. Terminato, più o meno in corrispondenza del secondo mese di vita, questo primo periodo, l'espressione e la gestione dell'emotività assume gradatamente livelli più articolati e sofisticati, seguendo sempre una precisa sequenza evolutiva. Tra i due mesi e l'anno di vita i bambini iniziano ad utilizzare le espressioni emotive a livello comunicativo e sociale. Questa gestione è un segnale diretto dell'abilità nel rapportarsi e far fronte agli stimoli in maniera che sia coerente con i propri scopi. È in questo periodo che fa la sua comparsa il sorriso, attivato dai toni alti dell'eloquio (caratteristici tra l'altro emozioni primarie quali la gioia) e dalla vicinanza di volti umani. Successivamente fanno la loro comparsa le espressi