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PSICOLOGIA

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La psicoanalisi e la società  La  psicoanalisi  o  psicanalisi  è la teoria dell'inconscio della psiche umana su cui si fondano una disciplina, nota come psicodinamica, e una relativa prassi psicoterapeutica, che hanno preso l'avvio dal lavoro di Sigmund Freud, il quale si inserì nel solco dei lavori di Jean-Martin Charcot e Pierre Janet. In primo luogo la  teoria psicoanalitica  è una  teoria dell'inconscio : nell'indagine dell'attività umana essa si rivolge soprattutto a quei fenomeni psichici che risiedono al di fuori della sfera della coscienza. Freud infine fece da un punto di vista descrittivo e topico sulla base delle sue esperienze con Jean-Martin Charcot. La psicoanalisi nasce dunque per curare determinati disturbi mentali indagando le dinamiche inconsce dell'individuo. Il medico viennese Sigmund Freud, neurologo e anch'egli utilizzatore dell'ipnosi, ipotizzò che alla base dei disturbi mentali fosse riscontrabile un conflitto tra rich

SOCIOLOGIA

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L'ospedale psichiatrico come esempio di istituzione totale Qualcuno volò sul nido del cuculo  trattava un tema complicato e difficile come quello degli  ospedali psichiatrici , anche se vi sono molti altri riferimenti al suo interno, come  il razzismo, la discriminazione, fino ad arrivare alla letteratura americana. Protagonista del film è Randle Patrick McMurphy  che viene portato a  Salem  in questo ospedale per essere valutato dai medici: se fosse pazzo o meno. In questo luogo strano, un mondo a sé stante fatto di una pasta diversa da quella della realtà di ogni giorni, si ritrova a fronteggiare diversi personaggi:  Billy Bibit un ragazzetto introverso e balbuziente, e il  Grande Capo  Bromden  un nativo sordomuto. Tutti i personaggi, però, grazie a McMurphy capiscono di poter esprimere liberamente chi sono, i loro sentimenti e le loro emozioni.

SOCIOLOGIA

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Eriving Goffman Erving Goffman  nasce a Manville, in Canada, l’11 giugno 1922. Il principale contributo di Goffman alla teoria sociale è la sua formulazione dell’ interazione simbolica  nella sua opera  La vita quotidiana come rappresentazione . Per il sociologo canadese la vita sociale è, appunto, una rappresentazione (si parla infatti di  metafora drammaturgica ), che i gruppi sociali mettono in scena di fronte ad altri gruppi. La vita sociale si divide così in spazi di  palcoscenico  e di  retroscena , cioè in spazi privati, in cui gli individui non “recitano”, e spazi pubblici in cui inscenano invece una precisa rappresentazione. Naturalmente, il comportamento nel retroscena contraddice il comportamento  pubblico : una persona insicura, ad esempio, può assumere in pubblico un atteggiamento spavaldo, e mostrarsi invece vulnerabile soltanto nel suo retroscena (ad esempio in famiglia). La società, sostiene Goffman, si divide in  gruppi di audience  e di  performance  (dove ogni

SOCIOLOGIA

IL NUOVO ARRIVATO Nel brano che segue, Berger e Luckman fontadori di una realtà come costituzione sociale, chiariscono l'importanza della comparsa di un nuovo arrivato. Sono due persone, chiamate dagli studiosi "A" e "B", a creare l'istituzione Le istituzioni nel passaggio generazionale L'attività delle istituzioni, costituita dall'interazione di A e B, resta fragile, mutevole, scherzosa, nonostante raggiunga il livello di oggettività.  La routine permette di modificare l'attività, ma nonostante ciò essa rimane a disposizione della coscienza. Solamente A e B sono a conoscenza del funzionamento dell'istituzione e solamente loro sono in grado di mutare l'attività. Un cambiamento obbligatorio avviene durante il processo di trasmissione alla nuova generazione. La nascita di un mondo sociale   Solamente ora si può parlare di un mondo sociale, avente una realtà completa, dove l'individuo si trova per la prima volta d

PSICOLOGIA

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L'ANORESSIA E LA BULIMIA Non si sono ancora stabilite le cause scatenanti di questi disturbi alimentari, ma alla base vi è uno stretto legame tra l’insicurezza nei confronti del proprio aspetto, rispetto ai modelli di bellezza veicolati dai mezzi di comunicazione. Come tutte le malattie, anche la bulimia nervosa e l’anoressia sono caratterizzate da una fase embrionale, ed è proprio in questo momento che è necessario intervenire per contenere il problema. La fase iniziale, può essere caratterizzata da: una riduzione eccessiva di peso, costanti digiuni alternati a grandi abbuffate e ad un cambiamento nelle relazioni con gli altri. La costante preoccupazione nell’apparire più magra può generare ansia ed insicurezza nel soggetto, che tenderà ad isolarsi e a concentrarsi solo sul cibo, evitando il confronto con le persone che le sono vicine. Se non si sono riconosciute le prime avvisaglie della malattia, è possibile comunque intervenire per uscire dalla bulimia

PSICOLOGIA

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L'ADOLESCENTE IN CRISI Con crisi adolescenziale si intende “una perturbazione o improvvisa modificazione nella vita di un individuo o di una collettività”. Il termine crisi implica di per se dei cambiamenti, e la necessità, per chi vuol superare la crisi stessa, di cambiare e di sapersi trasformare. Da questa prospettiva l’adolescenza costituisce una crisi esistenziale che non può essere elusa. L’adolescenza può essere infatti paragonata ad una seconda nascita piuttosto critica: il corpo muta,, sorgono interessi prima sconosciuti,legati per lo più allo sviluppo del pensiero astratto. Con il termine bullismo s’intende definire un comportamento aggressivo ripetitivo nei confronti di chi non è in grado di difendersi. Solitamente, i ruoli del bullismo sono ben definiti: da una parte c’è il bullo, colui che attua dei comportamenti violenti fisicamente e/o psicologicamente e dall’altra parte la vittima, colui che invece subisce tali atteggiamenti. La sofferenza psicologica

PEDAGOGIA

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L'EUROPA UMANISTICA E RINASCIMENTALE Un esponente dell’Umanesimo è Erasmo da Rotterdam , il quale afferma che l’uomo riesce a conoscere se stesso grazie al lume della ragione. Il pensiero non deve essere considerato rigido e innato, ma afferma che deve essere fatto di follia, una modalità che ha il nostro intelletto per far scoprire all’uomo la sia autenticità. Per Erasmo è qualcosa che ci permette di conoscere un fenomeno da più sfaccettature, in questo modo si poteva esprimersi in modo positivo o negativo. Quindi nella fluidità del pensiero si nasconde la follia, che è un intreccio tra i lati positivi e negativi che si completano a vicenda. La follia per Erasmo non è inteso come un sinonimo di pazzia ma anzi, lo ritiene un pregio del pensiero poiché l’uomo attraverso la follia riesce a rivelare la sua vera anima. Inoltre la follia ha un doppio volto e quindi anche una duplice funzione: serve per indossare una maschera e metterci in pace con noi stessi; e serv