PSICOLOGIA

L'ADOLESCENTE IN CRISI

Con crisi adolescenziale si intende “una perturbazione o improvvisa modificazione nella vita di un individuo o di una collettività”. Il termine crisi implica di per se dei cambiamenti, e la necessità, per chi vuol superare la crisi stessa, di cambiare e di sapersi trasformare. Da questa prospettiva l’adolescenza costituisce una crisi esistenziale che non può essere elusa. L’adolescenza può essere infatti paragonata ad una seconda nascita piuttosto critica: il corpo muta,, sorgono interessi prima sconosciuti,legati per lo più allo sviluppo del pensiero astratto.
Con il termine bullismo s’intende definire un comportamento aggressivo ripetitivo nei confronti di chi non è in grado di difendersi. Solitamente, i ruoli del bullismo sono ben definiti: da una parte c’è il bullo, colui che attua dei comportamenti violenti fisicamente e/o psicologicamente e dall’altra parte la vittima, colui che invece subisce tali atteggiamenti. La sofferenza psicologica e l’esclusione sociale sono sperimentate da bambini che, senza sceglierlo, si ritrovano a vestire il ruolo della vittima subendo ripetute umiliazioni da coloro che invece ricoprono il ruolo di bullo.

Le principali caratteristiche che permettono di definire un episodio con l’etichetta “bullismo” sono l’intenzionalità del comportamento aggressivo agito, la sistematicità delle azioni aggressive fino a divenire persecutorie e l’asimmetria di potere tra vittima e persecutore.
I comportamenti violenti che caratterizzano il bullismo sono i seguenti:
– Offese, parolacce e insulti;
– Derisione per l’aspetto fisico o per il modo di parlare;
– Diffamazione;
– Esclusione per le proprie opinioni;
– Aggressioni fisiche.




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