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Visualizzazione dei post da novembre, 2018

LETTURE

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PROVOCARE LE MENTI AL PIU' ALTO ESERCIZIO Noi non condanniamo la conoscenza della dialettica Ma la falsità sofistica, anzi in accordo con il giudizio dei Santi padri quest'arte deve essere raccomandata in modo particolare preferita alle altre.  Secondo Agostino la dialettica disciplina delle discipline insegna insegnare e insegna imparare. Noi non riteniamo malvagia alcuna scienza neanche quella che riguarda il male può quindi mancare all'uomo giusto, dato che il male Non può essere evitato se non è conosciuto- Boezio Nessuna scienza e nessun potere sono malvagi poichè Dio attribuisce ogni conoscenza e dispone di ogni potere. Per questo motivo approviamo alla scienza ma ci opponiamo a coloro che ne abusano. La superbia è un vizio consueto della scienza e si unisce a lei in modo quasi naturale. Per questo motivo sembrano essere trascinati i professori di dialettica, i quali ritengono di essere armati di ragioni, con maggior sicurezza e libertà, presumono di poter impugnare

LETTURE

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LA FUNZIONE DEL MAESTRO-IL PRINCIPIO DEL SAPERE Il sapere si acquista per un principio interiore. Esso può essere acquistato attraverso una ricerca propria e per un principio esteriore. In ogni uomo c'è il principio del sapere, cioè la luce dell'intelletto agente con la quale si vengono conoscere alcuni universale principi di tutte le scienze. Qualsiasi maestro conduce Il Discepolo dalle cose che conosce alla conoscenza delle cose che ignorava. Dal noto all'ignoto Il maestro conduce Il discepolo dalle cose che conosce alle cose a lui ignote, ponendoli degli aiuti o strumenti di  si possa servire per acquistare sapere. In un secondo modo, quando rinforza l'intelletto del discente, non con qualche facoltativa quasi superiore alla natura, ma in quanto indica il discepolo ordine razionale che corre tra i principi e le conclusioni.

PEDAGOGIA

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Il rapporto tra maestro e allievo Tommaso oppone la rivendicazione della soggettività Attiva dell'essere umano e la sua singolarità. La richiesta più importante era quella di non avere un unico intelletto ma che sia unica la conoscenza che si ha del oggetto conosciuto. E in questo modo che si spiega come un uomo possa insegnare ad un altro uomo e quale sia la funzione del maestro. Il Discepolo allora creerà un passaggio dalla conoscenza potenziale alla conoscenza attuale. Il rapporto pedagogico tra maestro e discepolo è visto da Tommaso sotto l'aspetto del sapere e del progresso della conoscenza. Il ruolo sociale del Magister Nel tardo medioevo la figura del maestro acquistò una crescente importanza, raggiungendo la piena coincidenza con la figura dell'intellettuale. Il magistero universitario è un uomo di mestiere che svolge una professione, nella quale ha competenze autorità. Dato che il magister aveva raggiunto un elevato grado di studi, poteva legittimamente esercitare

PEDAGOGIA

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Il maestro secondo Tommaso d'Aquino Tommaso analizza il rapporto maestro-discepolo sotto l'aspetto del conoscere, e intende rispondere al problema se tale atto si realizzi interamente nel interiorità del soggetto o se sia causato da altri. Tommaso sostiene che gli esseri creati posseggano la una capacità causativa nel loro essere e nel loro esistere.  Parallelamente a Tommaso D'Aquino sorse un noto studioso: Avicenna . Avicenna faceva dipendere la conoscenza da un intelletto separato e unico, ovvero l'intelletto agente, nei confronti del quale, il soggetto umano avrebbe un ruolo passivo. In questo caso l'azione del maestro è esclusivamente preparatoria e accidentale. Ma sorse anche un altro problema è di questo problema si occupò Averroè . Egli riteneva che non solo l'intelletto agente ma anche quello passivo fosse unico e separato, e che la scienza e la conoscenza fossero riconducibili ad un' unica intelligenza.   Tommaso riteneva che ogni

PEDAGOGIA

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Le questioni Nell'ambito letterario la disputa diede origine a un genere argomentativo e dialettico caratterizzata dalla raccolta di questioni attorno a un determinato argomento. Le questioni potevano essere create da summae o da articoli che le componevano. L'articolo di Tommaso D'Aquino è composto da quattro parti essenziali: la posizione del problema, l'esposizione delle opinioni, la soluzione del maestro e infine la soluzione dei dubbi. Con la risposta il maestro decideva di prendere posizione personalmente e non riproduceva i contenuti di una tradizione ma l'attualizzava e ne mostrava e molteplici risvolti.  Magister e auctoritas Il maestro medievale secondo cavo in una tradizione di cui egli intendeva essere voce e la offriva ai giovani. Un vero maestro era dotato di sapienza e di scienza che col tempo aveva acquisito affinché potesse essere conquistato da tutti. Il fedele e continuo riferimento alla verità fa del maestro quel che gli deve essere. Le varie o

PEDAGOGIA

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Lezioni e dispute Il cuore dello studio dell'insegnamento era costituito dalla tradizionale lettura di testi scelti, e dalla disputa che col tempo diventò un carattere specifico del metodo scolastico. La lettura era l'attività principale di apprendimento e come dice Ugo di San Vittore: "l'inizio del sapere si trova nella lettura".  Il sapere e la sua trasmissione erano ampiamente legate all'insegnamento orale, sia per scelta e sia per tradizione,  l'architrave di ogni disciplina era il libro. Leggere significava riconoscere un'autorità,  la lettura di un testo era perciò assai complessa. Ugo di San Vittore ha delineato le tre forme della lettura in uso nelle scuole.  La disputa invece rappresentava il momento più importante e segnava il passaggio dalla argomentazione sulla base delle autorità alla dimostrazione per mezzo della ragione. La disputa Inizialmente era breve ma col tempo diventa il momento più importante nel lavoro comune dei maestri e deg

PSICOLOGIA

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 Jean Piaget e il costruttivismo Piaget analizzato in profondità lo sviluppo cognitivo evidenziando l'importanza delle strutture della mente, esse rivestono un ruolo fondamentale per l'acquisizione di informazioni. Uno dei libri più famosi che scrisse Piaget fu "Lo sviluppo mentale del bambino" in cui lo studioso svizzero sottolinea come lo sviluppo sia un continuo equilibrarsi, un continuo passaggio da un equilibrio minore a un equilibrio superiore. Egli considera lo sviluppo mentale come una continua costruzione in cui agiscono alcune funzioni costanti e delle strutture variabili. Tali strutture non sono innate Ma si sviluppano attraverso l'interazione con l'ambiente, per cui è possibile distinguere diversi stadi di sviluppo. Secondo Piaget, ogni azione risponde a un bisogno e ad ogni stadio appaiono nuove strutture che permettono di procedere nell'acquisizione delle conoscenze. Piaget sviluppò così una teoria degli stadi dello sviluppo cognitivo. Egli

PSICOLOGIA

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Il condizionamento operante di Skinner   Qualche anno più tardi Skinner approfondisce lo studio del condizionamento operante che ha un effetto sull'ambiente. L'esperimento di Skinner, chiamato Skinner box, aveva come soggetto un topolino rinchiuso in una gabbia che apprende a schiacciare la leva per ottenere il cibo. Skinner evidenzia l'importanza del rinforzo in questo caso il cibo, i rinforzi in seguito possono essere positivi o negativi: positivi, può essere una ricompensa, e negativi un' eliminazione di uno stimolo spiacevole. L'apprendimento in base a un rinforzo avviene nei vari ambiti della vita quotidiana. Alcune risposte del bambino sono di tipo riflesso over automatiche Ma anche queste risposte vengono perfezionate attraverso l'apprendimento secondo gli psicologi La maggior parte dei nostri comportamenti sono presi nel corso degli anni, attraverso forme di condizionamento classico e operante. Molti dei nostri apprendimenti sono invece l'esito di c

PSICOLOGIA

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 Il comportamentismo    Oggi molti studiosi concordano nel ritenere che lo sviluppo cognitivo a venga in stretta relazione con lo sviluppo fisico motorio e con lo sviluppo affettivo e sociale del bambino. È possibile Infatti evidenziare alcuni processi fondamentali che caratterizzano in modo peculiare e lo sviluppo cognitivo. John Broadus Watson, considerato il fondatore del comportamentismo, si occupò di quest'ambito. L'oggetto di studio della psicologia sono i comportamenti manifesti che possono essere osservati analizzati in modo scientifico, secondo Watson la psicologia non devo occuparsi dei processi mentali, ma bensì utilizzare il metodo delle Scienze Naturali e considerare esclusivamente dati controllabili. Watson prende spunto dagli esperimenti effettuati da Ivan Pavlov sul condizionamento, l' apprendimento per condizionamento Infatti, risultano in associazione tra uno stimolo e una risposta. Pavlov associa allo stimolo del cibo uno stimolo neutro e successivamente

ANTROPOLOGIA

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 Boas i suoi allievi contro il darwinismo sociale L'operazione condotta da Boas nei confronti dei suoi allievi consisteva nel fare della cultura un oggetto di ricerca a sé stante, proprio come se fosse una disciplina specifica come l'antropologia culturale. Tra la fine dell'800 e l'inizio del Novecento si sviluppò sempre di più l'idealismo del Darwinismo sociale. Secondo questa ideologia le leggi che regolano la sezione naturale nelle specie animali sono le stesse che governano la sezione sociale. Questa ideologia studiata da Darwin consisteva nella sopravvivenza del più adatto. Il darwinismo sociale era visto come una teoria sociale del "diritto del più forte". Darwin ebbe sempre idee diverse a Boas e lo criticò sempre per le sue ideologie. L'idea di Boas tramandata i suoi allievi si basava sulla cultura come un campo autonomo, in modo tale che essi poterono difendere un ambito di studio nuovo: l'antropologia culturale.

ANTROPOLOGIA

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Ruth Benedict Insieme a Boas divenne una specialista degli indiani dell'America Settentrionale, scrisse uno dei libri di Antropologia più letti in assoluto: i modelli di cultura. Eliminò dalla cultura tutto quello che non era simbolico escluse dalla definizione di cultura le arti, le tecniche, l'economia di una società  e fece rientrare soltanto il modo di esprimere il pensiero attraverso le parole attraverso il comportamento. Per Bendicit ogni cultura era diversa da un'altra perché le hai dei comportamenti erano loro stesse diverse. Benedict ci si impegnò nello studio del carattere dei giapponesi e suggerì al governo degli Stati Uniti di non destituire, a guerra finita , l'imprenditore del Giappone perché essendo questi considerato un semidio, la sua rimozione avrebbe innescato una forte crisi d'identità nel popolo giapponese

ANTROPOLOGIA

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 Il concetto di cultura nell'antropologia statunitense Franz Boas, una volta immigrato in Germania, si fece promotore di un rinnovamento dell'antropologia americana attraverso la critica dell'evoluzionismo culturale. Egli sosteneva che la storia della cultura non poteva essere trattato in generale ma che bisognava studiare ogni cultura nella sua specificità. Boas evitò sempre di dare una definizione del concetto di cultura e si battè a lungo per far capire che i fenomeni culturali hanno poco o nulla a che vedere con quelli biologici. Egli scrisse Alcuni testi fondamentali per far capire che i pregiudizi e razzismo non erano giusti ma erano infondati.

ANTROPOLOGIA

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Le origini del concetto di cultura in antropologia Le origini dell'antropologia sono in realtà vaghe, le prime testimonianze risalgono lo storico viaggiatore greco Erodoto (V sec.)  Edward Taylor fu uno dei primi antropologi inglesi e pubblicò, nel 1871, un libro importante: la cultura primitiva. Per te lo ridico il concetto di cultura coincideva solo in parte con quello dei romantici tedeschi. Taylor vedeva la cultura da due punti diversi: da un lato era qualcosa di fortemente connaturato ad una popolazione e dall'altro la cultura era una caratteristica universalmente umana. Alla metà dell'Ottocento la Gran Bretagna era un paese industriale e coloniale ed era infatti la culla della rivoluzione industriale. L'idea di progresso sembrava fondersi su fatti concreti: lo sviluppo del capitalismo industriale.

SOCIOLOGIA

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L'approccio critico di Karl Marx Durante il XIX sec. nasce il concetto della società come un organismo simile al corpo umano e nascono i sociologo della lotta di classe. Marx può essere considerato rappresentante della lotta di classe a favore del proletariato. Mentre i positivisti valorizzano soprattutto il progresso tecnico causato dalla rivoluzione industriale, il pensiero di Marx è centrato sulla critica rispetto alla dimensione materialista dell'economia, della società, della politica e della cultura capitalistica. Marx da vita alla corrente socio economico della politica del marxismo. Egli riflette sugli sconvolgimenti prodotti dall'industrializzazione e vede la società come un'entità in conflitto e soggetta da periodiche rivoluzioni. Secondo Karl Marx i nuovi processi industriali modificano la relazione con produttori e merci. Gli operai infatti non ebbero più relazione con il loro prodotto causando così una forma di alienazione. I mezzi di produzione appartene

SOCIOLOGIA

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 L'ottimismo dei positivisti Alcuni studiosi manifestavano un certo ottimismo soprattutto sul fatto che l'industrializzazione comportava un forte impulso di progresso nella capacità dell'essere umano. Ciò avvenne nell'ambito del pensiero del positivismo rappresentato soprattutto dal sociologo August Comte e da Herbert Spencer. Per la cultura positivistica il progresso tecnologico costituiva un guadagno sicuro per l'umanità. L'ottimismo dei positivisti  Alcuni studiosi manifestavano un certo ottimismo soprattutto sul fatto che l'industrializzazione comportava un forte impulso di progresso nella capacità dell'essere umano. Ciò avvenne nell'ambito del pensiero del positivismo rappresentato soprattutto dal sociologo August Comte e da Herbert Spencer. Per la cultura positivistica il progresso tecnologico costituiva un guadagno sicuro per l'umanità.   L'evoluzionismo di Herbert Spencer L'inglese Herbert Spencer si occupò non solo dei princ

SOCIOLOGIA

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Montesquieu e lo spirito delle leggi   Montesquieu, durante l'illuminismo, mise in evidenza come la teoria del contratto sociale sia priva di attenzioni per l'evoluzione storica culturale. L'opera principale di Montesquieu ovvero "lo spirito delle leggi" costituisce il primo tentativo rilevante di fornire un'analisi empirica dei fatti sociali Montesquieu fu il primo a mettere in rilievo che la società dipenda per esempio: dal clima, delle attività svolte dai membri e da altri fattori. Per Montesquieu le norme fissate per la società dipendono dal variare delle tante condizioni interne ed esterne che accompagnano la storia della civiltà.  Jean Jacques Rousseau   Durante il periodo dell'illuminismo Russo si occupa di una nuova indagine sulla società. Secondo Rousseau la storia dell'umanità è una storia di degenerazione e di corruzione rispetto all'iniziale stato di natura in cui tutti erano al suo avviso libri e uguali. L'obiettivo

SOCIOLOGIA

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Cos'è la sociologia e le sue origini Essa si interessa della società cioè dell'insieme delle relazioni e dei comportamenti umani nel contesto di una collettività che occupa un certo territorio. L'oggetto di studio è il comportamento degli umani visto nel contesto degli altri umani in cui essi entrano quotidianamente in contatto. Cultura e società sono termini quasi intercambiabili. La società è l'insieme degli individui che  che interagendo tra di loro condividono una stessa cultura. La cultura comune è il legame della società.  Le origini della sociologia   Come altre scienze, anche la sociologia è nata storicamente da un ramo della filosofia. Prima erano i filosofi che si occupavano di spiegare funzionamento e ritardo dei fenomeni della natura e dell'essere umano e della società; oggi invece se ne occupa la sociologia.  Il primo ad utilizzare il termine Sociologia fu Auguste Comte nel suo Corso di filosofia positiva. Per molti secoli fu dominante una concezi

SOCIOLOGIA

 Le scienze della natura e le scienze della cultura Le scienze della natura studiano i fenomeni della natura e lo fanno applicando un metodo ben preciso, questo metodo è basato su due procedimenti: la rivelazione dei dati e l'interpretazione dei dati. L'interpretazione dei dati permette di stabilire legami necessari tra fenomeni rilevabili sperimentalmente e altri non ancora accertati. Esistono delle discipline ben precise e specifiche che assumono come oggetto di studio la dimensione culturale dell'esistenza umana. Queste nuove discipline solo chiamate scienze umane o più frequentemente scienze sociali, esse hanno come oggetto di studio l'agire umano

SOCIOLOGIA

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 La cultura come una seconda natura Molti oggetti naturali sono anche oggetti culturali Ma l'uomo li ha trasformati in maniera tale che essi siano divenuti per lui veicolo di significato. Per indicare il passaggio da l'oggetto naturale al suo significato culturale si usa il concetto di cultura materiale. E per il loro uso che ne viene fatto e per i significati che vengono loro attribuiti, finiscono per incorporare il direttamente in se stessi una valenza culturale. L'essere umano modifica il mondo in cui vive, si tratta di un suo carattere specifico. egli trasforma l'ambiente circostante per soddisfare i propri bisogni.  Per esempio L'uomo in grado di prevedere quando ho fame In modo tale da comprarsi e sostituire il bisogno di mangiare andando così a procurarselo. L'uomo Infatti non vive mai attorno a un mondo naturale ma viene sempre avvolto da armi e utensili. Mentre l'animale una volta che ha procurato il cibo, lo divora. l'essere umano, è in gr

SOCIOLOGIA

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La cultura La cultura il complesso di tutti i comportamenti umani che non si possono spiegare sulla sorte di una semplice legge della natura. Con cultura si intende tutto ciò che viene prodotto dallo spirito umano come ad esempio libri la musica, la moda e la religione ma anche le abitudini. Ognuno vive in una cultura diversa e agisce quotidianamente secondo regole dettate non dalla cultura ma dagli atteggiamenti culturali. Il comportamento dell'essere umano e degli animali Ciò che caratterizza il comportamento degli esseri umani e lo differenzia da quello degli animali è la prevalenza degli elementi appresi dai genitori e dagli altri membri della società. Il comportamento di un animale non è stato insegnato da altri membri della sua specie ma è guidato da istinti, diversi esperimenti scientifici dimostrano che il comportamento degli animali sono i nati non ha presi.

SOCIOLOGIA

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Natura e cultura   Solitamente utilizziamo il termine natura per indicare luoghi incontaminati dove la presenza dell'uomo non ha ancora portato cambiamenti. Siamo abituati a contrapporre il mondo naturale a quello umano come ad esempio la costruzione di città automobili e Industrie quindi a considerare il primo come autentico il secondo come modificazione dell'uomo. Tuttavia ci viene spontaneo chiamare mondo naturale quello fatto di fiume di alberi e mondo umano quello fatto di città. Infatti tutto ciò che ci circonda è parte integrante della natura come ad esempio i vestiti o alle automobili dato che sono fatte di materie che derivano dalla natura viene chiamato mondo della natura l'insieme di tutto ciò che è una sostanza materiale che sia manipolato dall'uomo o meno. Il mondo dello spirito il significato di un gruppo di segni impressi su una pagina non è un oggetto della natura che può essere visto toccato   ma è una cosa che non può essere compresa con gli