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Visualizzazione dei post da aprile, 2019

PSICOLOGIA

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L'ANORESSIA E LA BULIMIA Non si sono ancora stabilite le cause scatenanti di questi disturbi alimentari, ma alla base vi è uno stretto legame tra l’insicurezza nei confronti del proprio aspetto, rispetto ai modelli di bellezza veicolati dai mezzi di comunicazione. Come tutte le malattie, anche la bulimia nervosa e l’anoressia sono caratterizzate da una fase embrionale, ed è proprio in questo momento che è necessario intervenire per contenere il problema. La fase iniziale, può essere caratterizzata da: una riduzione eccessiva di peso, costanti digiuni alternati a grandi abbuffate e ad un cambiamento nelle relazioni con gli altri. La costante preoccupazione nell’apparire più magra può generare ansia ed insicurezza nel soggetto, che tenderà ad isolarsi e a concentrarsi solo sul cibo, evitando il confronto con le persone che le sono vicine. Se non si sono riconosciute le prime avvisaglie della malattia, è possibile comunque intervenire per uscire dalla bulimia

PSICOLOGIA

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L'ADOLESCENTE IN CRISI Con crisi adolescenziale si intende “una perturbazione o improvvisa modificazione nella vita di un individuo o di una collettività”. Il termine crisi implica di per se dei cambiamenti, e la necessità, per chi vuol superare la crisi stessa, di cambiare e di sapersi trasformare. Da questa prospettiva l’adolescenza costituisce una crisi esistenziale che non può essere elusa. L’adolescenza può essere infatti paragonata ad una seconda nascita piuttosto critica: il corpo muta,, sorgono interessi prima sconosciuti,legati per lo più allo sviluppo del pensiero astratto. Con il termine bullismo s’intende definire un comportamento aggressivo ripetitivo nei confronti di chi non è in grado di difendersi. Solitamente, i ruoli del bullismo sono ben definiti: da una parte c’è il bullo, colui che attua dei comportamenti violenti fisicamente e/o psicologicamente e dall’altra parte la vittima, colui che invece subisce tali atteggiamenti. La sofferenza psicologica

PEDAGOGIA

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L'EUROPA UMANISTICA E RINASCIMENTALE Un esponente dell’Umanesimo è Erasmo da Rotterdam , il quale afferma che l’uomo riesce a conoscere se stesso grazie al lume della ragione. Il pensiero non deve essere considerato rigido e innato, ma afferma che deve essere fatto di follia, una modalità che ha il nostro intelletto per far scoprire all’uomo la sia autenticità. Per Erasmo è qualcosa che ci permette di conoscere un fenomeno da più sfaccettature, in questo modo si poteva esprimersi in modo positivo o negativo. Quindi nella fluidità del pensiero si nasconde la follia, che è un intreccio tra i lati positivi e negativi che si completano a vicenda. La follia per Erasmo non è inteso come un sinonimo di pazzia ma anzi, lo ritiene un pregio del pensiero poiché l’uomo attraverso la follia riesce a rivelare la sua vera anima. Inoltre la follia ha un doppio volto e quindi anche una duplice funzione: serve per indossare una maschera e metterci in pace con noi stessi; e serv

PEDAGOGIA

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VERSO IL RINASCIMENTO: GLI UMANISTI DI SECONDA GENERAZIONE  Leon Battista Alberti Ideali già tipicamente rinascimentali si trovano nel pensiero di Leon Battista Alberti (1404-1472). Nel proemio del suo trattato in volgare Della famiglia appare la figura di un uomo nuovo, che confidando nella propria “virtù”, nel proprio lavoro e nella propria creatività riesce a essere completamente artefice del proprio destino. Dal punto di vista pedagogico Alberti dà molto valore al lavoro, all'attività e all'esercizio, sia in ambito individuale sia in ambito sociale. La sede privilegiata in cui attuare il processo educativo è, secondo Alberti, la famiglia, non solo in forza del modello educativo del padre di famiglia ma degli aspetti complessivi della vita in comune. I suggerimenti didattici di Alberti non si discostano da quelli tipici del suo tempo sopra accennati; in più egli sottolinea con forza l'importanza di una formazione equilibrata in cui l'esercizio fisico

PEDAGOGIA

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UMANISTI ITALIANI ED EUROPEI È difficile tracciare un quadro generale e complessivo dell'idea pedagogica affermatasi in età umanistica e centrata sulla riscoperta dell'individualità e della creatività personale, che è un tratto culturale distintivo di questo periodo. Occorre parlare di una pluralità di voci e di modelli, che nel loro insieme rendono conto della ricchezza del movimento culturale di cui sono espressione. San Bernardino da Siena Il grande bagaglio culturale più volte riconosciuto a Bernardino dalla storiografia, sia nel suo aspetto giuridico sia in quello teologico, dovrà dunque essere inteso come arricchito da esperienze amministrative. La dottrina ebbe anche successo in campo economico. diffonderla e tradurla in proposte operative, ossia politicamente specifiche. Egli diffuse un'educazione mite e benevola Pier Paolo Vergerio L'opera che si può considerare il primo trattato organico di educazione in età umanistica e il De ingeniu

PEDAGOGIA

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  ALCUNE DELLE PIU' NOTE SCUOLE Maffeo Vegio Con Maffeo Vegio vengono riprese le idee di Salutati, ma in un contesto più prettamente umanistico. Egli considera come soggetto educativo privilegiato non più il cristiano o il principe come Vergerio, bensì il cittadino. La sua idea educativa mira alla formazione di un uomo con l'apporto equilibrato di elementi umanistici e cristiani. Guarino Veronese Gli ideali pedagogici umanistici, oltre alle enunciazioni teoriche, trovano espressione concreta in alcune scuole, tra le quali è esemplare quella di Guarino Veronese . La scuola di Guarino è orientata professionalmente alla formazione di insegnanti e ecclesiastici, e quindi più incentrata su uno studio filologico, mentre quella di Vittorino ha intenti formativi più ampi e da essa usciranno, infatti, uomini di stato e d'arme, magistrati e teologi. A Guarino si deve l'aver approntato un piano di studi articolato in più corsi e un metodo di studio che servi

SOCIOLOGIA

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LA SCUOLA DI FRANCOFORTE  La scuola di Francoforte rappresenta un gruppo di studiosi che indirizzarono i loro sforzi intellettuali, intorno agli anni Trenta, verso i temi della filosofia e della sociologia. Il luogo attorno al quale svilupparono le loro ricerche fu l’Istituto di ricerche sociali, con sede appunto a Francoforte. L’attività accademica e di ricerca fu momentaneamente interrotta dall’avvento in Germania del nazismo. Dopo il 1945 molti studiosi fecero ritorno a Francoforte, mentre altri rimasero stabilmente negli Stati Uniti. Il tema principale, oggetto di studio dell’Istituto, fu quello della cosiddetta “ teoria critica della società ”. Con questa espressione si indica l’elaborazione intellettuale tesa a criticare l’ideologia capitalistica, evidenziandone le falle interne e con l’intento di offrire modelli d’interpretazione alternativi. Max Horkheimer, Theodor Adorno ed Herbert Marcuse furono i principali esponenti della scuola. Max Horkheimer fu il fondatore

SOCIOLOGIA

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LA SOCIOLOGIA E LA SOCIETA' INDUSTRIALE AVANZATA Parsons Può essere considerato l’interprete della società industriale. Con l’ideologia di una sociologia ufficiale, iniziarono ad esaltare alcuni aspetti più conflittuali che continuavano ad essere presenti più frequentemente in una società. Questi aspetti si manifestavano in due diversi ambiti:  nel carattere coercitivo di molte istituzioni sociali ,come ad esempio le prigioni, nelle quali vengono imposte delle regole ben precise,  e nei meccanismi più nascosti a livello personale come ad esempio l’imposizione di modelli culturali. Presolo così forma le teorie del conflitto che evidenziavano i conflitti interni della società, essi inoltre erano molto difficili da eliminare. Charles Wright Mills sosteneva che il potere in America era in mano dei politici che a loro volta si influenzavano a vicenda. L’economia in America si reggeva sul rifornimento degli armamenti, e su investimenti di tecnologia bellica ovvero tecnologie che ad

SOCIOLOGIA

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TALCON PARSONS E LO STRUTTURAL-FUNZIONALISMO Lo statunitense Talcott Parsons si specializzò in scienze sociali a Londra con Malinowsk. Tornato negli Stati Uniti, insegnò per quarant’anni ad Harvard dove elaborò la sua teoria della società e dell’azione sociale secondo il modello struttural-funzionalista, proponendosi cioè di illustrare la struttura di fondo della società attraverso il funzionamento delle sue componenti. In questo sforzo teorico tentò di conciliare gli opposti approcci di Weber e Durkheim circa la priorità di  individuo e società nell’analisi sociale. La teoria di Parsons non si limita a considerare il sistema sociale e le sue istituzioni, ma prende in esame anche il versante individuale, soggettivo, della società. Perché il sistema sociale si mantenga e si riproduca non bastano infatti le istituzioni, ma occorre il concorso attivo degli individui al suo funzionamento. Ciò che assicura che gli individui si comportino in modo adeguato alle necessità istit

SOCIOLOGIA

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WILLIAM THOMAS, FLORIAN ZNANIECKI E IL CONTADINO POLACCO La formazione del carattere, l’anomia, la devianza, nella ricerca di sociologia urbana sugli immigrati polacchi di Chicago fu condotta negli anni ’10 del novecento attraverso i metodi qualitativi dei case studies e dell’osservazione di William thomas, Lorian Znaniecki e il contadino polacco Un aspetto interamente nuovo della questione si presenta quando ci domandiamo non già in qual modo la giovane generazione perde un’organizzazione di vita già acquisita, ma in quale modo essa acquisisce un’organizzazione di vita. Poiché allora risulta che, mentre nelle comunità polacco-americane relativamente organizzate e isolate, la parte economicamente più stabile e socialmente più attiva della popolazione può ancora fornire ai giovani un certo minimo di principi normali e vitali di comportamento, esiste una larga proporzione di figli di immigrati, soprat­tutto nelle grandi città, le cui condizioni familiari e di comunità son

SOCIOLOGIA

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LA MIGRAZIONE DELLA SOCIOLOGIA IN AMERICA  Il Dipartimento di sociologia e antropologia culturale dell'università di Chicago, meglio conosciuta come Scuola di Chicago, fu costituito nel 1892. Solo a partire dagli anni Venti del XIX secolo conobbe la sua fortuna quando i suoi fondatori Robert E. Park e Ernest W. Burgess svilupparono un programma di ricerca urbana che aveva come oggetto di studio la città di Chicago. Gli studiosi utilizzarono la teoria di ecologia urbana che proponeva che le città fossero analizzate come ambienti sistematici proprio come altri sistemi ecologici naturali. La novità era costituita dal fatto che, per la prima volta, le città potevano essere studiate utilizzando approcci darwinisti di tipo evolutivo secondo i quali la competizione selezionava alcune caratteristiche urbane nel corso del tempo. Questi approcci enfatizzavano la competizione tra diversi gruppi sociali ed etnici per lo spazio e le risorse ed i processi che conducevano alla fo

PSICOLOGIA

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L'AUTISMO: UNA PSICOSI INFANTILE Ci appare veramente difficile che un bambino possa trovarsi in situazioni psicologiche gravi. Eppure, già così piccoli, ci si può ritrovare affetti da gravi patologie come le psicosi infantili. Proprio come per le psicosi che interessano gli adulti, esistono diversi tipi di psicosi infantili. L'autismo ad esempio, è una di queste. Sin dalla tenerissima età è possibile osservare nel bambino dei sintomi riconducibili all’autismo. Riconoscerlo in tempo ed in maniera preventiva può migliorare la condizione dei bambini. Nei lattanti, infatti, già prima degli 8-12 mesi alcuni comportamenti possono far pensare che ci sia qualche atteggiamento di evitamento all’interno delle relazioni intrafamiliari soprattutto nei confronti della mamma che lo allatta e lo osserva in maniera più diretta Per quanto differenti possano essere, posseggono tutte un aspetto fondamentale comune: in ogni forma di psicosi il bimbo vive un rapporto alterato con la

PSICOLOGIA

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IL BAMBINO ANSIOSO E LE SUE FOBIE Non tutti i bambini sviluppano un disturbo d’ansia, nemmeno tutti coloro che hanno fattori di vulnerabilità, ma tutti i bambini come gli adulti hanno vissuto esperienze di paura e preoccupazioni. I disturbi d’ansia rappresentano la patologia psichiatrica più comune in età evolutiva e si stima che un terzo degli adolescenti soddisferà i criteri per un disturbo d’ansia all’età di 18 anni. Molte ricerche mostrano che i disturbi d’ansia nell’infanzia sono associati a disturbi d’ansia in età adulta, disturbi depressivi e uso di sostanze psicoattive. Soffrire di disturbi d’ansia, quale fobia specifica, agorafobia, ansia sociale o un disturbo di panico, rappresenta un forte predittore per lo sviluppo di altri disturbi psichiatrici conseguent. In letteratura il dibattito sul peso dei fattori ambientali e dei fattori genetici nel determinare lo sviluppo dei disturbi d’ansia è particolarmente acceso. I fattori in grado di determinare l’insorgen

PSICOLOGIA

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LA DEPRESSIONE NEI BAMBINI La qualità della relazione tra mandre e bambino è fondamentale per una corretta crescita e per prevenire qualsiasi malessere attinente alla sfera affettiva. L’elemento cardine del disturbo depressivo, con insorgenza in età precoce, è strettamente collegato a questo legame. Difatti, diversi studi hanno stabilito e confermato quanto lo scambio di affettività e comunicazione tra i due, non solo in termini di gratificazione verbale ma anche di contatto corporeo, e la loro costanza nel tempo, siano importanti per lo sviluppo emotivo. Essa è causata da una carenza affettiva genitoriale cioè assenze anche brevi delle cure e mediocri attenzioni materne, insufficienti o nulle stimolazioni affettive, verbali o educative. Un comportamento aggressivo, respingente o svalutante induce nel bambino un senso di rifiuto che spinge a chiudersi in se stesso. Dalla presenza di una madre (o genitore) depressa nella quale il bambino si identifica. Da una relazione