PEDAGOGIA
ALCUNE DELLE PIU' NOTE SCUOLE
Maffeo Vegio
Con
Maffeo Vegio vengono riprese le idee di Salutati, ma in un contesto più
prettamente umanistico. Egli considera come soggetto educativo
privilegiato non più il cristiano o il principe come Vergerio, bensì il
cittadino.
La sua idea educativa mira alla formazione di un uomo con l'apporto
equilibrato di elementi umanistici e cristiani.
Gli ideali pedagogici umanistici, oltre alle enunciazioni teoriche, trovano espressione concreta in alcune scuole, tra le quali è esemplare quella di Guarino Veronese . La scuola di Guarino è orientata professionalmente alla formazione di insegnanti e ecclesiastici,
e quindi più incentrata su uno studio filologico, mentre quella di
Vittorino ha intenti formativi più ampi e da essa usciranno, infatti,
uomini di stato e d'arme, magistrati e teologi. A Guarino si deve l'aver approntato un piano di studi articolato in più corsi
e un metodo di studio che servirà anche nei secoli successivi da
modello negli studi classici. La sua formazione insiste certamente molto
sugli aspetti filologici, ma è anche attenta al pensiero e ai valori
morali espressi da ciascun autore.
Vittorino da Feltre
La scuola di Vittorino promuove una f
ormazione più ad ampio spettro, con una forte impronta morale come tratto di fondo. Anche in questo caso il fondamento dell'educazione è fornito dallo studio degli autori classici, ma, a differenza che nella scuola di Guarino, vengono accentuati i momenti etico-religiosi, si recuperano le
arti del trivio e del quadrivio e si allargano le attività educative per
comprendere anche l'educazione fisica e il gioco. Egli organizzò una scuola frequentata non solo dai figli dei più grandi
signori italiani, ma anche da allievi di tutti i ceti, accolti spesso
gratuitamente ma selezionati rigorosamente in base al comportamento
morale e al valore intellettuale. L'impostazione di tale scuola era
eminentemente umanistica
(la lingua ufficiale era il latino). Il metodo pedagogico mirava allo
sviluppo armonico della personalità dello studente attraverso un giusto
equilibrio di esercizio fisico e attività intellettuale. L'esperienza
educativa della “Casa Giocosa” s'inserisce in quella tradizione
d'idealità civile che poneva lo studio in funzione del cittadino e
rappresenta uno dei più importanti risultati pedagogici del Rinascimento.

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